
Con opale si intende una mutazione recessiva autosomica che agisce sulle melanine.Sia le eumelanine che le feomelanine del piumaggio, sono ridotte e spostate in gran parte nella pagina inferiore della penna. Le melanine di becco e zampe secondo alcuni non sono ridotte per nulla, secondo altri pochissimo. L'occhio non è interessato.L'azione dell'opale si estrinseca al meglio sulle eumelanine, che assumono tonalità azzurrina. Le feo sono solo ridotte, del resto è noto come blu, azzurro e violetto, negli uccelli siano colori strutturali su base eumelaninica. Singolare è il fatto che a lipocromi inibiti l'azzurrino non si manifesta più. Sono state date ottime spiegazioni di ottica che non è il caso di ricordare qui.
NERO OPALE si ha quando l'opale è da solo, senza interazioni.Il nero opale deve presentare un disegno analogo a quello del nero classico, cioè lungo e largo con tonalità grigio azzurrina, in realtà si ha un grigio scuro con riflessi azzurrini limitati, di solito, a remiganti e timoniere.Il “segreto” peraltro ampiamente svelato e caldeggiato dalla migliore dottrina è quello di accoppiare usando sempre i portatori e cioè opale x portatore o eventualmente portatore x portatore.
Il primo accoppiamento è preferito per la maggiore percentuale di opale (il 50% contro il 25%) inoltre dal primo accoppiamento si ottengono classici (50%) tutti portatori dal secondo classici (75%) portatori solo in parte (2 su 3).
Grazie a questi accoppiamenti misti si ha la migliore espressione azzurrina e si mantiene composto il piumaggio. Accoppiando in purezza si tende a perde la tonalità azzurrina e spesso il piumaggio diventa molto scomposto.
Il fatto che il piumaggio si scomponga è probabilmente da ricondurre al fatto che, nell'opale la melanina si deposita principalmente nella pagina inferiore della penna, il maggiore peso nella parte inferiore determinerebbe l'arricciarsi della penna stessa.
L'accoppiamento con portatori pare che favorisca l'espressione dell'opale, probabilmente favorendo granuli di eumelanina più ridotti, che sarebbero più leggeri, favorendo, sia la tenuta della penna (per il peso minore) che l'effetto azzurrino.
Una strana particolarità ulteriore è che nei neri opale la feomelanina non si vede eppure dovrebbe esserci, come si deduce osservando le interazioni dell'opale con altre mutazioni. Il fenomeno si può spiegare ed è stato spiegato con singolari illusioni ottiche, in questo davvero particolare contesto di pigmenti e di riflessioni della luce.
Una radicata diceria vorrebbe che i classici portatori di opale fossero meno belli o comunque diversi rispetto gli omozigoti; va chiarito che tale diceria è del tutto infondata e che se la selezione è buona si possono avere benissimo portatori competitivi e non dissimili dai classici omozigoti.
BRUNO OPALE quando interagiscono bruno e opale si ha il tipo bruno opale. L'eumelanina bruna è molto sensibile alla mutazione opale, si riduce molto e assume tonalità azzurrina (in presenza di lipocromi) nei bianchi è solo grigia, la feo ridotta è visibile a differenza di quanto accade nei neri.Si richiede disegno su modello bruno classico e cioè lungo e largo. Purtroppo una decisione recente che costituisce addirittura contraddizione in termini non gradisce la feo bruna. Nei bruni opale l'accoppiamento con portatori non è necessario, anche se positivo specialmente con neri per mantenere buon disegno, poiché anche con l'accoppiamento in purezza consente di mantenere piumaggio normale ed effetto azzurrino, è da ritenere per una maggiore sensibilità dell'eumelanina bruna all'azione dell'opale. Oggi coraggiosamente la C. T. N. colore ha rimediato ripristinando il bruno feomelaninico come pregio. Quindi torneremo a selezionare anche per il bruno espresso ancorchè ridotto dalla mutazione opale.
AGATA OPALE quando l'opale interagisce con l'agata si ha l'agata opale secondo diversi esperti uno dei tipi più belli, se non il più bello in assoluto.Nei migliori soggetti il disegno, di tipo agata, cioè spezzato e sottile appare decisamente azzurro, creando con le diverse varietà effetti a volte veramente stupendi e delicati. Nei bianchi è grigio.
Si seleziona come l'agata prediligendo l'accoppiamento con portatori, anche se l'uso dei portatori è meno necessario rispetto ai neri.L'accoppiamento in purezza non arreca danni al piumaggio ma può essere negativo per l'effetto azzurro, che è fondamentale.
ISABELLA OPALE quando interagiscono 3 mutazioni: bruno e agata che danno l'isabella e l'opale si ha l'isabella opale; l'effetto d'insieme è delicatissimo ma poco evidente infatti in C.O.M. dove hanno palati meno raffinati dei nostri non è riconosciuto.Un osservatore superficiale può confondere l'isabella opale con un lipocromico, ma l'osservatore esperto nota un gradevolissimo perlaceo sulle ali e la coda (corrispondente alle marcature).I soggetti difettosi possono palesare del bruno sul dorso, circostanza normale dei bianchi per la sottolineatura del fondo appunto bianco che mette in evidenza ogni anche minima traccia di bruno.Si potrebbe accoppiare in purezza ma i più raffinati prediligono l'accoppiamento con agata classici dal quale si possono avere agata, agata opale, isabella e isabella opale, una serie di bellissimi canarini che se ben selezionati possono dare grandi soddisfazioni.
Giovanni Canali
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Comments
Ancora sul nero opale
Dott. Canali buongiorno,
mi sono deciso ad aggiungere qualcosa ai fiumi di parole che da un po' di tempo a questa parte troviamo scritti sulle nostre riviste sul nero opale, perchè allevo il nero opale da dieci anni e mi pare che nonostante tutto manchi ancora qualche elemento alla discussione.
Attualmente il nero opale è all'attenzione di giudici, allevatori interessati, Commissione Tecnica ecc. e su questo particolare canarino si è scritto e si sta scrivendo tanto, a volte anche a sproposito, alimentando la confusione. La Commissione Tecnica non si deve stupire se nei soggetti esposti al Campinato Italiano non trova l'eccellenza e la colpa non è dell'esiguo numero dei selezionatori (che in realtà negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale e vede interessato il fior fiore della canaricoltura italiana (vedi Repetti, Loschi, Santi ecc.) ma semmai perchè per anni vinceva un tipo di canarino ed ora questo canarino merita un -3 in tipo. Poi, nei fatti, vediamo mostre in cui vincono ancora neri opale NERI NERI (vedi il Campionato Italiano di Parma, dal quale è passato solo un anno) ed altre in cui vincono soggetti privi di disegno, ma chiari.
Mi pare che tra tutti gli articoli pubblicati da tre anni a questa parte la puntualizzazione più opportuna e necessaria sia stata fatta proprio da Lei su Italia Ornitologica, quando ricordava che l'eumelanina deve essere sì ridotta, ma di massima qualità e "spostata" sulla faccia inferiore della penna. In poche parole, la mutazione deve agire su un ottimo nero e non su un nero già di per se stesso degradato.
Si è detto che per anni i nero opale vincenti erano troppo scuri, ma semmai il problema era che vincevano anche canarini con disegno piatto, non opalescente (non tutti!); oppure si parla di azzurro, ma allora mi viene la battuta che ho fatto all'amico Nadino: "ok, la tua canarina è azzurra, ma la mia è blu! Deve vincere la tua o la mia?" Si potrebbe ottenere un nero opale "chiaro" partendo da un nero di base degradato e sicuramente avremmo a che fare anche con minori problemi di piumaggio, ma se iniziassero a vincere questi neri opale avremmo fatto un bel danno! Ciò che dobbiamo ricercare è invece la cosiddetta "opalescenza" (termine a Lei non caro), o effetto Tyndall, ed un disegno che si avvicini al nero di base. In parole semplici, osservando il canarino pretendo di vedere la tonalità dell'eumelanina cambiare a seconda della direzione dei raggi luminosi; per contro, se la tonalità si dimostra piatta, chiara o scura che sia non mi va bene.
Ho notato, e mi è stato confermato anche da validissimi allevatori, che i canarini che eccellono nell'effetto Tyndall non hanno un disegno molto definito e credo che si dovrebbe analizzare a fondo questo elemento. Non parlo di disegno sottile o spezzato tendente all'agata (che, come scritto dalla Commissione tecnica nell'ultimo articolo, merita l'insufficiente) e neppure dell'appastellamento dovuto alla presenza di feomelanina, se vogliamo trovare un'analogia la troviamo nell'onice, allelico all'opale. Per contro, i soggetti che già ora definiamo tendenti al quarzo hanno un disegno decisamente migliore, che più si avvicina al nero classico.
Vorrei poi aggiungere un elemento nuovo alla questione piumaggio.
E' convinzione diffusa che basti utilizzare i portatori per risolvere il problema piumaggio. Per esperienza decennale mi sento di sostenere che la cosa non è così semplice. Ritengo molto interessante la teoria da Lei esposta nell'articolo, però vorrei raccontare la mia esperienza in merito.
Anni fa decisi di dedicarmi al nero opale bianco recessivo e me ne procurai due coppie dal Campione del momento. Per la cronaca, me ne diede una "nero opale blu" e una "nero opale nero" precisando che per lui i nero opale dovevano essere blu ma che vincevano sempre i neri. Notando una ossidazione di zampe e becco migliorabile, mi procurai una femmina nero giallo intenso ossidatissima e mi feci i portatori. Per mia sfortuna mi feci una gabbionata di portatori, e per mia inesperienza fondai tutto il mio ceppo su questi portatori. Fu un disastro, perche gli opale propriamente detti (la cosa riguardava in minima parte i neri opale neri), soprattutto i migliori, avevano difetti di piumaggio a livello patologico. I difetti riguardavano le copritrici (la prima regione a dimostrare problemi di piumaggio nell'opale) ma anche le remiganti e le timoniere, le quali non riuscivano a distendersi e il loro vessillo rimaneva ripiegato come quando era avvolto nell'astuccio di cheratina. Tentai per alcuni anni di selezionare questi canarini, facendo uso sempre di portatori, ma non riuscii ad ottenere risultati soddisfacenti e decisi di disfarmi dell'intero ceppo. A dire il vero, anche coi nero opale rosso mosaico inizialmente avevo problemi di piumaggio analoghi seppure meno gravi (nonostante i portatori), soprattutto a partire dal secondo anno di età, e l'inserimento di soggetti ottimi in questo senso, ceduti da un grande allevatore, risolse brillantemente il problema. Ogni anno scambio qualche soggetto con questo allevatore ed ho notato che una sua femmina del 2010 manifesta copritrici scomposte e mi ha dato un paio di soggetti con penne difettose; con ogni probabilità, volendosi adeguare alle nuove disposizioni, questo allevatore ha inserito sangue nuovo, che mal sopporta la mutazione opale e solo la sua esperienza saprà eliminare, di nuovo, questo problema.
Nella speranza di aver fornito qualche elemento utile, porgo cordiali saluti e resto in attesa di una Sua risposta.
Stefano Zucchelli
Nero opale
Caro Stefano, non capisco perché abbia usato il lei rivolgendoti a me, siamo soci della stessa associazione e non sono poi così vecchio.
Il nero opale è un problema per diversi motivi. Prima di tutto è e doveva rimanere un tipo di nicchia per amatori. La moda non gli giova. Il nero opale è difficile e richiede accoppiamenti con portatori che non sono affatto amati dai grossi allevatori, i quali, salvo eccezioni, considerano i portatori come un sottoprodotto che è meglio non avere.
A questo proposito mi stupisce non poco il fatto che tu non abbia ottenuto buoni risultati con i portatori; hai avuto risultati opposti ai miei e a tanti altri allevatori. L’unica ipotesi che mi viene in mente è che forse e sottolineo il forse i soggetti opale che hai utilizzato avessero la melanina in posizione atipica per degli opale (parte superiore della penna) e magari con granuli non sufficientemente ridotti e che la prima situazione fosse la ragione del loro buon piumaggio, l’accoppiamento misto potrebbe avere riportato parzialmente in dietro la situazione con una fase transitoria negativa.
Per quanto concerne l’azzurro è bene non vederlo anche dove non può essere, solo le penne forti degli intensi pigmentati sono azzurrine. Brinati e mosaico non lo sono e neppure gli apigmentati. Si può notare qualcosa in penombra, limitatamente ai pigmentati.
Si può arrivare all’azzurrino diffuso solo in soggetti atipici come tipo base, vale a dire poco ossidati con espressione eumelaninica ridotta, i cosiddetti “agatati” come si dice con pessima espressione. La presenza di feomelanina è irrilevante; infatti non si nota neppure, se non con estrema difficoltà per una faccenda di diverse lunghezze d’onda dei colori, in parole povere un inganno ottico. Il cosiddetto “appastellamento” non ha nulla a che vedere con le feo, ma dipende da disegno debole e confuso, attenzione che la debolezza è difetto vero di tipo, ma la confusione è più difetto di piumaggio anche se si attribuisce al tipo.
La grande confusione che regna, penso che sia dovuta anche al fatto che il piumaggio buono, spesso lo si trova in soggetti atipici selezionati in purezza, senza espressione di riduzione dell’opale ed in particolare è da ritenere senza abbassamento della melanina il che aiuta il piumaggio, ma danneggia la riduzione e l’effetto azzurrino.
Corretto il discorso che hai fatto, sulla necessità di avere un ottimo tipo base unito ad un ottimo tipo aggiunto opale. Difficile? Certo, quindi chi vuole cimentarsi con il nero opale sappia che avrà difficoltà e magari delusioni coi giudizi, visto che è anche difficile da giudicare.
Cordialmente Giovanni Canali
Nero opale
Grazie infinite per la risposta tempestiva ed esauriente; per il "tu" prometto di impegnarmi, perché ormai è diventata un'abitudine.
L'ipotesi sul motivo del fallimento del mio tentativo col nero opale bianco recessivo mi interessa molto e se il problema era a monte, cioè sulla qualità del nero opale, credo che non ci fosse da fare molto se non ricominciare da zero.
Sull'uso dei portatori purtroppo hai ragione: tanti allevatori non li usano e anche chi acquista, a Reggio Emilia, difficilmente chiede portatori. I portatori generalmente vengono ceduti ai novizi che prendono la coppia, perchè generalmente si lasciano consigliare. Sempre parlando di Reggio Emilia, mi piace girare per la mostra scambio e i "grandi nomi" in genere non hanno portatori di opale. Questo vale sia per gli agata che per i neri, per cui o li vendono in blocco (cosa poco sensata) o non ne fanno uso.
Confermo che gli atipici hanno un piumaggio migliore e questo sarà un punto di forza nella diffusione del quarzo, qualora venisse riconosciuto. A proposito, qual è la tua opinione sull'iniziativa dei Montanaro? All'atto pratico, anche per quel che dicevi all'inizio, anche il nero opale potrebbe trarne giovamento, ma i dubbi sulla correttezza dell'eventuale riconoscimento credo siano molti, sempre che non si riesca a dimostrare che si tratta di vera mutazione.
Alla prossima
Stefano Zucchelli
Dubbi sul quarzo
Sul quarzo sono dubbioso, anche se propendo per la tesi dell’opale atipico.
Mi sono espresso in modo abbastanza ampio sul Sito “Verdi & Ardesia” ove ho una rubrica.
Tale rubrica si chiama “Quattro chiacchiere con Canali” è caratterizzata da tre canarini verde, bianco e rosso ed è in grande evidenza sul portale.
Se entri trovi varie risposte a quesiti, una di queste è:”melanogenesi del canarino opale” ove parlo del tema in oggetto. Comunque ti ho anticipato il mio orientamento.
Vorrei ricordare come ho creato il ceppo di opale che mi fece vincere due titoli italiani stamm in anni in cui non si erano mai visti.
Incrociai dei bruni opale giallo avorio con dei nero gialli, allora detti verdi. Appartenevano ai migliori ceppi disponibili all’epoca, i primi Tossani i secondi Motta e Putto.
Feci i portatori, accoppiandoli fra di loro ebbi primi neri opale, oltre il resto e continuai così esagerando accoppiai perfino probabile per probabile, i risultati non mancarono, prima titoli regionali poi italiani.
Quando vinsi il regionale a Parma alcuni erano sbalorditi, non avevano mai visto nulla di simile.
In effetti i miei neri opale, sembrava che avessero ingoiato una lampadina accesa! Capisci ora perché ogni tanto mi arrabbio quando vedo andare le cose non come si dovrebbe.
Ci sono anche alcuni aneddoti, Nadino Gillani sentì alcuni saputelli dire che le zampe le passavo con la carta vetrata per renderle lucide! Egli spiegò come fosse naturista il mio allevamento, pieno di erbe selvatiche.
Sempre Nadino che giudicava altri canarini ai campionati italiani sentì alcuni colleghi che davanti al mio stamm non sapevano cosa dire, non avendo mai visto canarini di quel tipo con quel piumaggio, chiamarono in aiuto Otello Mori, uno dei migliori e più esperti giudici disponibili, che andò in brodo di giuggiole davanti ad uno stamm così raro.
Cordialmente Giovanni Canali
Bruno opale
Aggiornato la specifica sul bruno opale in quanto coraggiosamente la C. T. N. colore ha rimediato ripristinando il bruno feomelaninico come pregio. Quindi torneremo a selezionare anche per il bruno espresso ancorchè ridotto dalla mutazione opale.
Sul bruno opale
Caro Giovanni, questa benedetta mutazione non la volete proprio lasciare in pace! Prima ve la prendete col nero opale e poi col bruno opale, l'agata opale non si sa come deve essere ...
Battute a parte, mi viene da dire che per allevare canarini opale ci voglia una certa dose di masochismo (e passione vera), perchè una così forte divergenza di opinioni e di standard tra l'Italia e il resto del mondo credo non ci sia per nessun altro tipo di canarino di colore. Ne consegue che per gli "opalisti" partecipare alle mostre internazionali è sempre un terno al lotto: se giudica un italiano coi gusti italiani vince un certo tipo di canarino, se giudica uno straniero lo stesso canarino rimedia un 87, se poi giudica un italiano e si attiene allo standard COM vincerà una via di mezzo. Non so come funzioni in sede OMJ ma credo si debba chiedere ai nostri rappresentanti una maggiore determinazione affinchè una volta tanto prevalga la linea italiana, che mi pare sia quella che esprime al meglio la tipicità dell’opale. Se non sbaglio il responsabile della sezione canarini di colore all’interno del comitato esecutivo è italiano.
Comunque, lasciando da parte i nostri problemi “esistenziali” che voglio trattare in altro scritto (per aprire un altro dibattito sulle mostre internazionali), tornando al nostro bruno opale, vorrei chiederti un chiarimento su cosa si intenda per “disegno ben evidente e definito … su un fondo saturo di melanina, pur ridotta e modificata dal fattore opale”.
Intanto, sulla feomelanina lo standard dice che questa ci deve essere ma deve essere ridotta e modificata. Presumo, ma su questo c’è divergenza di opinione, che disegno e contorno feomelaninico debbano essere completi ma che la tonalità nel complesso debba rimanere grigio-azzurrina, fattore che ha sempre distinto il bruno opale rosso mosaico dal bruno opale giallo mosaico dando al primo una marcia in più (parere personale). Sul disegno eumelaninico, è chiara a tutti l’estensione ottimale ma non è molto chiaro cosa si debba intendere per ben evidente e definito. Visivamente mi pare un po’ difficile conciliare il disegno evidente e definito, grigio azzurrino, con il “fondo” saturo di feomelanina ma tutto dipende dal significato che si intende dare alle parole.
Opale
L’opale è un canarino bello ma difficile e non tutti sono in grado di muoversi bene nella sua valutazione.
Ho sentito dire cose agghiaccianti anche da parte di persone che avrebbero dovuto essere esperte.
Il concetto secondo il quale gli Opale belli devono avere fratelli portatori belli dovrebbe essere ovvio; invece c’è perfino chi teorizza l’inverso!!!!
L’azzurro è senz’altro la caratteristica tipica, ma non tutti hanno capito che riguarda solo l’eumelanina, c’è chi tira in ballo anche la feomelanina nei modi più disparati ed assurdi, mi è perfino capitato di sentire che per avere più azzurro negli Agata opale ci voglia la feo nei portatori, ma mica da parte di qualche inesperto, bensì da parte di presunti tecnici.
La faccenda del Bruno opale nasce perché si voleva l’azzurro senza feo, anche se in palese contraddizione in termini, visto che si parla di Bruni.
Si giustificava tale scelta anche sostenendo che la feo sparisse per fatti di rifrazione!!!! Una tesi che definire sbagliatissima è solo un eufemismo.
Ci si è poi accorti che con quel tipo di selezione che i Bruni opale rosso mosaico diventavano molto simili a degli Agata opale rosso mosaico scadenti, quasi indistinguibili. Più tutto il resto.
Ho definito coraggiosa la decisione della CTN che pure ha tante colpe in altri campi, poiché è stata tale oltre che giusta, il bruno nei Bruni è ovviamente necessario. Non tutti sono disposti ad ammettere gli errori e rimediare, magari andando contro corrente.
Per quello che riguarda l’OMJ, Rossi si comporta bene e si da molto da fare, ma devi tenere presente che all’estero il livello culturale è inferiore al nostro, già non certo soddisfacente, ho reso l’idea?
L’importante secondo me è che si persegua la retta via, sperando di incontrare giudici adeguati.
Altrimenti è meglio spostarsi su canarini più facili e meno discussi. Guarda però che le sciocchezze si sentono anche in altri campi.
Il guaio è che vari allevatori, magari vincenti, mettono in giro chiacchiere del tutto infondate, ma talora suggestive e semplici, che vengono recepite e prese per oro colato. Se se poi qualcuno da spiegazioni corrette, ma meno facili da capire, c’è chi dice di non essere d’accordo, invece di dire di non aver capito e domandare chiarimenti.
Comunque per me ben venga la logica, vale a dire il bruno nei Bruni.
Cordiali saluti Giovanni Canali
Precisazioni
Mi accorgo di avere omesso l’aspetto del fondo bruno ecc…il fatto è forse psicologico poiché ho talmente gradito il ritorno del bruno nei Bruno opale che ho rimosso gli aspetti negativi, come la cattiva descrizione dello standard.
Redigere uno standard è difficile ed in Italia sono ben pochi in grado di redigere standard (figuriamoci all’estero).
La CTN nella fattispecie pur facendo una cosa giusta non se l’è cavata bene facendo confusione.
Un errore è parlare di fondo feo o bruno, il fondo è lipocromico.
Nei Bruno come in tutti i tipi il bruno feomelaninico diventa patina solo quando il disegno eumelaninico è debole, se il disegno è forte la feo va in periferia, suo centro di convergenza e non crea problemi.
Se selezioniamo un forte disegno azzurrino la feo va dove deve andare senza danno alcuno.
Ovviamente nell’opale la feo è ridotta, non potrebbe essere diversamente. Direi di far finta di niente sulla confusione e cercare, come si faceva prima dell’errore contro la feo, il disegno lungo largo e azzurrino con la sua brava feo espressa e che non interferisce sul disegno stesso e la sua tonalità.
L’espressione finale con o senza feo è azzurrina, solo che senza vira verso l’Agata come già spiegato.
Sempre disponibile cordialmente saluto. Giovanni Canali
Standard
Non sarebbe male, a livello associativo, promuovere incontri "a tema" sulla descrizione dei tipi più controversi, magari mostrando alcuni soggetti tipici ed evidenziando eventuali punti di debolezza. Abbiamo una sede in cui trovarci, abbiamo il personale tecnico qualificato e sappiamo dove reperire i campioni, pensiamola bene questa cosa e facciamola partire!